Emme ci presenta il nuovo singolo In un altro posto

Emme ci racconta del suo nuovo singolo In un altro posto nella nostra intervista

In un altro posto è il nuovo singolo di Emme, uscito il 25 maggio su tutte le piattaforme digitali. Il brano che arriva dopo la pubblicazione di I nostri corpi, parla di scelte, di coraggio e di quanto sia faticoso uscire dalla staticità e dall’immobilismo. Un sound Pop Elettronico di influenza Indie Rock e Britpop, che si rifà a la scena Grunge degli anni ‘90. Emme, all’anagrafe Matteo Mancini è un artista e cantautore Perugino, reduce dalle esperienze con Spasmodicamente (3 pubblicazioni, spalla a Teatro degli orrori, 99 posse, ministri, the fire, Africa Unite). Il brano anticipa l’EP di prossima uscita e l’inizio dell’attività live.

Ciao, raccontaci del progetto musicale!

Il progetto nasce dopo qualche anno di inattività dopo precedenti esperienze con band. Ho sempre amato scrivere, lo faccio da quando ho 14 anni e dopo 2-3 anni di stop ho iniziato a sentire una pulsione molto forte e ho scritto 6-7 canzoni in breve tempo, così è nato Emme. L’approccio all’elettronica totalmente allo sbando, ero un duro e puro che difendeva gli “strumenti veri” invece ora mi sono immerso in questo mondo e sto benissimo, idem per il fatto di essere solo, è stata un’esigenza che è nata con il tempo. Sentivo che su queste canzoni dovevo decidere tutto da solo, che dovevano essere mie al 100%, così è stato e
così sarà. Comunque non escludo collaborazioni, anzi qualcosa è già in cantiere.

In un altro posto è il tuo nuovo singolo ci racconti come è nato e di cosa parla?

Banalmente questo progetto nasce anche per superare un momento difficile. Attraverso la scrittura io rielaboro i miei vissuti e mi faccio forza. In pratica è una sorta di auto terapia, in questo senso In un altro posto parla proprio di lasciare qualcosa di importante, di affrontare il dolore, di una scelta difficile, dolorosa e faticosa però necessaria per uno scopo più grande che poi è la felicità.

Quali sono le tue influenze musicali più importanti?

Afterhours, fluxus,  CSI, Jeff Buckley, Radiohead, Teatro degli Orrori. Sicuramente sono gli artisti che ho ascoltato di più.

Cosa ne pensi dell’attuale scena musicale? Con quali artisti ti piacerebbe collaborare?

L’attuale scena musicale è difficile da analizzare, ci sono talmente tante cose che farsi un’idea è quasi impossibile. Mi sembra di vedere due grandi filoni, quello dei nuovi cantautori che però spesso ho l’impressione che si rifacciano in maniera quasi carnevalesca e spudorata a quelli del passato. Dall’altra parte tutto il comparto rap/trap etc… che in molti casi trovo più stimolante e genuino anche se – obiettivamente- poco nelle mie corde. Come collaborazioni mi piacerebbe fare l’esperienza di avere un produttore artistico, Dardust per esempio sarebbe stimolante.

Progetti per il prossimo futuro?

Continuare a pubblicare canzoni, forse un EP o forse continuare con i singoli ma soprattutto iniziare l’attività live.

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