La nostra recensione di E la festa continua!, il nuovo film di Robert Guédiguian presentato lo scorso autunno alla Festa del Cinema di Roma con gli immancabili Ariane Ascaride e Jean-Pierre Darroussin: un ritorno alle radici tra protesta civile, lotta politica, poesia e note di speranza
Con E la festa continua! il regista franco-armeno Robert Guédiguian si riappropria delle radici del suo cinema, e forse della sua stessa identità culturale, con una storia di legami familiari, di lotta politica e sociale, di ricerca della giustizia di speranza che ruota intorno alla possibilità di un nuovo amore e alla famiglia stessa. Tornano i fidati Ariane Ascaride e Jean-Pierre Darroussin e torna la sua amata Marsiglia, ma soprattutto è bello ritrovare lo sguardo a metà incanto e disincanto di un autore che sa dipingere le asperità del reale ammantandole di dolcezza e poesia come pochi altri al mondo, e che anche per questo ha conquistato tutti durante la scorsa Festa del Cinema di Roma.
![E la festa continua! - Gérard Meylan, Ariane Ascaride e Robinson Stévenin](https://i0.wp.com/www.spettacolo.eu/wp-content/uploads/2024/04/E-la-festa-continua-Gerard-Meylan-Ariane-Ascaride-e-Robinson-Stevenin.webp?resize=696%2C367&ssl=1)
Rosa e Henri
Rosa (Ariane Ascaride) è il cuore e l’anima del suo quartiere popolare nella vecchia Marsiglia. Divide la sua energia strabordante tra la sua famiglia numerosa e unita, il lavoro da infermiera e il suo impegno politico a favore dei più svantaggiati. Ma quando si avvicina alla pensione, le sue illusioni cominciano a vacillare. Sostenuta dalla vitalità dei suoi cari e dall’incontro con Henri (Jean-Pierre Darroussin), si rende conto che non è mai troppo tardi per realizzare i propri sogni, sia politici che personali.
![E la festa continua! - Lola Naymark](https://i0.wp.com/www.spettacolo.eu/wp-content/uploads/2024/04/E-la-festa-continua-Lola-Naymark.webp?resize=696%2C367&ssl=1)
Sotto l’egida di Omero
A vegliare sugli uomini e le donne, le madri, i padri e i figli di Marsiglia e di Robert Guédiguian c’è una statua, ma non è una statua qualunque. È l’effigie del poeta greco Omero, figura a metà tra storia e mito, e autore dei due testi che hanno influenzato per tre millenni a venire tutta la letteratura occidentale; uno sguardo, quello omerico, che si riflette perfettamente nelle intenzioni di un film come E la festa continua!, perché come i due poemi epici anche il film di Guédiguian parla di resistenza, di capacità di assorbire i colpi della vita e del destino per trarne qualcosa di eroico, di positivo, di ispirazionale.
Non è un caso che il (bel) finale avvenga proprio nella piazza in cui è custodita la statua da secoli, mentre persone di tutti i popoli, di tutte le etnie e di tutte le culture si radunano per una performance teatrale potente e commovente che ricorda i nomi degli innocenti morti sotto il crollo di una palazzina di Marsiglia, tragedia avvenuta per davvero nel novembre 2018. È proprio in quella scena che giace il cuore tematico de E la festa continua!, perché si levano da quelle parole pronunciate ad alta voce soltanto immagini sonore e non visive, quindi attenenti alla parola, al comunicare, al cercare attraverso il dialogo il cambiamento. E nel nuovo lavoro del cineasta francese, come del resto in tutta la sua carriera, è la parola a rappresentare il segno.
![E la festa continua! - Ariane Ascaride e Jean-Pierre Darroussin](https://i0.wp.com/www.spettacolo.eu/wp-content/uploads/2024/04/E-la-festa-continua-Ariane-Ascaride-e-Jean-Pierre-Darroussin-1.webp?resize=696%2C367&ssl=1)
Amore e famiglia
Se la parola e il suo retaggio formano il tema di E la festa continua! sono amore e famiglia a rappresentarne il cuore emotivo e diegetico. Perché in fondo le vite di Rosa ed Henri sono accomunate non solo dall’amore dei rispettivi figli e da un matrimonio (forse) in arrivo, ma anche da un improvviso colpo di fulmine che li travolge. Un sentimento irresistibile e fatto delle cose più semplici, come delle triglie che in sé contengono tutto il sapore del Mediterraneo, degli sguardi languidi e complici, delle fughe notturne dai contorni adolescenziali, di una seconda possibilità di vita che non pensavano di poter meritare.
E poi ci sono il solito sguardo laconico di Guédiguian, il suo sentire civile, la famiglia come rifugio ma anche delle volte come prigione, la riscoperta e il valore delle radici, l’Armenia sempre presente anche quando lontana, il sentimento di nostalgia che attanaglia i personaggi e anche un po’ lo spettatore. C’è la forza di un cinema che sa parlare piano ma anche urlare quando è necessario, senza mai alzare la voce. Sembra un paradosso, ma come già scritto la forza di E la festa continua! sta nel cercare sempre la vita anche di fronte la morte, il perdono anche di fronte al torto, l’unione anche di fronte alla spaccatura e il senso anche di fronte al rumore. Basta utilizzare le parole giuste.
TITOLO | E la festa continua! |
REGIA | Robert Guédiguian |
ATTORI | Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Lola Naymark, Robinson Stévenin, Grégoire Leprince-Ringuet, Gérard Meylan, Alice Da Luz |
USCITA | 11 aprile 2024 |
DISTRIBUZIONE | Lucky Red |
Tre stelle e mezza