Dopo Saturno, un viaggio musicale tra critica sociale e introspezione

Tra l’abisso e il collasso è l’EP d’esordio dei Dopo Saturno, duo toscano con echi di Vasco Brondi e Francesco Bianconi

I Dopo Saturno sono un duo toscano che ha da poco pubblicato l’EP d’esordio Tra l’abisso e il collasso, un viaggio musicale di cinque brani che indagano con introspezione e sguardo critico nell’animo e nell’indole dell’uomo del ventunesimo secolo. Un progetto minimale al punto che troviamo arrangiamenti scarni retti da una chitarra acustica e dal synth come se gli strumenti fossero loro volta strumenti per veicolare riflessioni universali e a tutto tondo.

C’è molto de Le luci della centrale elettrica dei primi dischi, senza l’urlato che caratterizzava il cantato di Vasco Brondi ma la voce di Riccardo Betti è più assimilabile a un Francesco Bianconi dei Baustelle. Siamo di fronte a paragoni alti ma ascoltare per credere, c’è molto contenuto e potenziale in questi due ragazzi.

Passiamo quindi in rassegna i pezzi. In apertura troviamo Un lato poetico, una dichiarazione d’intenti in quanto Riccardo e Marco si inseriscono con grande umiltà nel filone del cantautorato italiano e il racconto della loro difficoltà di portare avanti la loro musica in un periodo in cui il secondo era a fare il dottorato a Madrid.

Arriviamo poi all’ultimo singolo che ha anticipato l’EP, con anche un videoclip molto utile a spiegare il messaggio del brano. Sea of Tranquillity, titolo che ricorda Battiato, è una cruda analisi del capitalismo imperante nella società occidentale, la principale causa dell’inquinamento ambientale, al punto che, se mai un giorno dovessimo trasferirci sulla Luna, continueremo a commettere gli stessi errori e a rovinare l’ecosistema anche del nostro satellite.

Critica sociale presente anche in Tra l’America e il Messico dove le contraddizioni dei nostri giorni emergono con ancora più prepotenza, tra il Nordista convinto che va a fare le vacanze in Salento e il cristianesimo di facciata imperante mentre i barconi continuano ad affondare al largo del Mediterraneo.

Maggiore analisi interiore nei due pezzi conclusivi. In Crollare colpisce il confronto tra oggetti che si sgretolano al contrario del protagonista che, malgrado la fine di una storia d’amore, continua a non cadere e piano piano prova a ricostruire dalle fondamenta la propria serenità. Dietro nuove trincee racconta del senso di mancanza che accomuna la generazione dei ventenni e trentenni, spesso in cerca di evasione e di futilità, ma altrettanto spesso vittime dell’incapacità di costruire qualcosa di importante con qualcuno. Per ascoltare il disco questo è il link di Spotify.

Dopo Saturno - Tra l'abisso e il collasso
Dopo Saturno – Tra l’abisso e il collasso

 

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