Diodato è stato ospite di un’incontro alla Milano Music Week 2020 in cui ha raccontato quest’anno ricco di soddisfazioni artistiche e ha anticipato il contenuto della docu-serie Storie di un’altra estate
Diodato è stato ospite di un’incontro alla Milano Music Week 2020 in cui ha raccontato questo 2020 ricco di soddisfazioni. Un anno che ha visto assoluto protagonista il cantautore pugliese, vincitore del Festival di Sanremo, del David di Donatello, dei Nastri D’Argento e del Best Italian Act agli MTV EMA: «Artisticamente è stato un anno pazzesco, ho fatto la gavetta e ho assistito al riconoscimento anche del percorso vecchio stile, partito dalla cantina, dai pub, i locali fino ai club e palchi sempre più importanti. Sono riuscito a raccogliere tantissimo nonostante le difficoltà che tutti noi artisti abbiamo dovuto affrontare».
Si è recuperato un ricordo riguardo a un concerto alla Santeria del 2014: «Presentavo Cosa siamo diventati, secondo album che raccontava già un cambiamento di vita. Mi ero trasferito a Milano, avevo incontrato la mia etichetta Carosello e aveva anche modificato il mio approccio a questo lavoro. Ho iniziato ad amare un pò di più anche questa città perché prima di viverci avevo ricevuto tante porte chiuse. Sono riuscito a mettermi più a fuoco sia nella scrittura che nella produzione. Grazie all’Angelo Mai, luogo che ha permesso anche l’incontro tra musicisti della scena milanese e romana. Crescendo sono stato contaminato anche dal modo di pensare, inserendomi nel tessuto sociale milanese.».
Nonostante le restrizioni a causa del Coronavirus, Diodato è riuscito a portare il suo disco dal vivo con un tour estivo: «Sono arrivato a pensare che a un certo punto valga la pena vivere al massimo questa vita. Un album importante e me lo porterò a lungo per molto tempo. Era talmente tanta la voglia di condividere l’album con un tour che dà senso a tutto e ci tenevo soprattutto in questo momento difficile. Ho voluto fluire quest’energia positiva in questi concerti e ho vissuto davvero emozioni pazzesche, che si percepivano dagli sguardi del pubblico».
Contenuto principale di questa docuserie su RaiPlay dal titolo Storie di un’altra estate: «Pian piano si è andato a delineare questo tour, nato tra mille incognite. Eravamo attenti anche alla comunicazione perché gli imprevisti erano dietro l’angolo. La prima data è stata ad Aosta, città in cui sono casualmente nato e quindi mi è sembrato un segno e proseguiva toccando un pò tutto lo stivale. Attraversava la spina dorsale della mia esistenza e ho pensato potesse essere l’occasione di un incontro, di un vissuto prima e dopo quei concerti. C’è il filo conduttore della bellezza. Saranno 8 puntate di circa 15 minuti».
