Ai David di Donatello 2018 trionfano i Manetti Bros. con il musical Ammore e malavita, seguiti da Nico, 1988. Per il resto premi un po’ per tutti, con Jasmine Trinca e Renato Carpentieri migliori attori. Applausi per gli ospiti internazionali Steven Spielberg, che ricorda Fellini, e Diane Keaton che addirittura canta.
Si è conclusa la cerimonia di premiazione dei David di Donatello 2018, il più importante premio del cinema italiano, organizzato dall’Accademia del Cinema Italiano, da poco presieduta da Piera Detassis. Questa 62ª edizione, presentata da Carlo Conti dagli Studios di Roma, è stata trasmessa in diretta su Rai 1, ed ancora una volta ha visto protagoniste le donne, regalando anche qualche clamorosa sorpresa nell’assegnazione (abbastanza salomonica) delle statuette.

Forte delle sue 15 nomination di partenza, il trionfatore della serata dei David 2018 è l’atipico musical made in Napoli Ammore e malavita dei Manetti Bros., con 5 David vinti a cominciare dal più prestigioso, quello per il miglior film. Premiata anche un’incredula Claudia Gerini come miglior attrice non protagonista (primo David su sei nomination) e la costumista Daniela Salernitano (Ex Aequo con Massimo Cantini Parrini per Riccardo va all’inferno). Gli altri due premi non potevano che arrivare proprio dal reparto musicale, con Pivio ed Aldo De Scalzi che vincono sia come migliori musicisti che per il miglior brano Bang Bang (testo di Nelson, interpretato da Serena Rossi, Franco Ricciardi e Giampaolo Morelli). In Ammore e malavita siamo a Napoli, dove Ciro (Giampaolo Morelli) è un temuto killer. Insieme a Rosario (Raiz) è una delle due “tigri” al servizio di don Vincenzo (Carlo Buccirosso), “o’ re do pesce”, e della sua astuta moglie, donna Maria (Claudia Gerini). Fatima (Serena Rossi) è una sognatrice, una giovane infermiera. Due mondi in apparenza così distanti, ma destinati a incontrarsi, di nuovo. Una notte Fatima si trova nel posto sbagliato nel momento sbagliato. A Ciro viene dato l’incarico di sbarazzarsi di quella ragazza che ha visto troppo. Ma le cose non vanno come previsto… Tra musica e azione, amore e pallottole.

Dietro ai Manetti ben 4 David per Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli. Il biopic sulla cantante dei Velvet Underground, già vittorioso nella sezione Orizzonti all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, porta a casa i premi per la miglior sceneggiatura (proprio alla Nicchiarelli), oltre a quelli “tecnici” per il miglior trucco, acconciature e suono. Esce invece sconfitto il giallo Napoli velata di Ferzan Ozpetek, che partiva da un paniere di 11 nomination, ottenendo solo due David tecnici, per le migliori scenografie e la fotografia di Gian Filippo Corticelli.

Sorridono invece due piccoli film: A Ciambra (candidato italiano all’Oscar per il miglior film straniero) vince a sorpresa il David per la miglior regia, assegnato al giovane Jonas Carpignano, oltre a quello per il montaggio; l’animation Gatta Cenerentola ottiene invece i riconoscimenti per i migliori produttori Luciano Stella e Maria Carolina Terzi per Mad Entertainment e Rai Cinema, e il premio per gli effetti digitali alla Mad Entertainment. L’ultimo film ad aggiudicarsi due premi è Tutto quello che vuoi di Francesco Bruni, vincitore del David Giovani, ma soprattutto di quello per il miglior attore non protagonista, andato al grande regista 88enne Giuliano Montaldo, che saltuariamente si diverte a passare davanti alla macchina da presa, premiato da Stefania Sandrelli.

In un’edizione contrassegnata da una frammentata distribuzione dei premi, altri 7 film ottengono un singolo David di Donatello a testa. A cominciare dalla vittoria come miglior attrice protagonista della travagliata Jasmine Trinca di Fortunata (prima vittoria in 7 candidature per lei). Lo scrittore Donato Carrisi è il miglior regista esordiente per La ragazza nella nebbia ed ha avuto il doppio onore di essere premiato da Steven Spielberg, la miglior sceneggiatura non originale è quella di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza per Sicilian Ghost Story.

Il miglior attore protagonista è per la prima volta a 75 anni il grande Renato Carpentieri, scostante padre e amorevole nonno de La tenerezza che, commosso e premiato da Diane Keaton, ringrazia il suo regista Gianni Amelio e ricorda «in giro ci siano tanti bravi attori» (considerati minori). Premiata per il miglior documentario la critica cinematografica Anselma Dell’Olio, autrice de La lucida follia di Marco Ferreri, che si rivolge a tutte le aspiranti registe al grido di «la regia è femmina!» mentre il miglior corto (già annunciato in conferenza stampa) è Bismillah di Alessandro Grande. Per quanto riguarda le pellicole estere, il miglior film straniero è Dunkirk di Christopher Nolan e il miglior film dell’Unione Europea è il vincitore di Cannes The Square di Ruben Ostlund.

Applausi e standing ovation per l’ospite più atteso, il grande regista 3 volte premio Oscar Steven Spielberg, che ha ricevuto dalle mani di Monica Bellucci il David alla Carriera. Il papà di E.T., Indiana Jones, Jurassic Park e Schindler’s List, oltre a presentare il suo nuovo film Ready Player One, ha omaggiato i grandi registi italiani del passato e del presente, soffermandosi in particolare sul suo incontro con Federico Fellini nel 1971, poco dopo l’uscita del suo Duel. Spielberg ha inoltre detto la sua in merito al recentissimo scandalo privacy di Facebook dichiarando «La privacy è l’ultimo baluardo della nostra libertà».

Grande accoglienza anche per l’altra super ospite straniera, l’attrice premio Oscar Diane Keaton, che insignita del David Speciale ha omaggiato l’Italia e in particolare Roma intonando Three Coins in the Fountain di Frank Sinatra, tratta dall’omonimo film del 1954 ambientato nella Città Eterna. David Speciale anche per un’emozionata Stefania Sandrelli, che ha rievocato i suoi esordi cinematografici. Tra i momenti da ricordare della serata, oltre al divertente intervento di Nino Frassica con i premi agli “attori cani”, l’apertura affidata a Paola Cortellesi con un monologo sull’impari raffronto uomo/donna e di come quest’ultima venga tante, troppe volte, tacciata di essere «una mignotta». Chiudiamo con le ospiti musicali: sul palco dei David 2018 si sono esibite Giorgia con Gocce di memoria (dalla colonna sonora de La finestra di fronte di Ferzan Ozpetek), Carmen Consoli con L’ultimo bacio (dal film omonimo di Gabriele Muccino) e Malika Ayane con La prima cosa bella (dall’omonimo film di Paolo Virzì).

Tutti i vincitori dei David di Donatello 2018
MIGLIOR FILM
Ammore e malavita – prodotto da Carlo MACCHITELLA e MANETTI Bros. con Rai Cinema
per la regia dei MANETTI Bros.
MIGLIORE REGIA
Jonas CARPIGNANO per A Ciambra
MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE
Donato CARRISI per La ragazza nella nebbia
MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE
Susanna NICCHIARELLI per Nico, 1988
MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Fabio GRASSADONIA, Antonio PIAZZA per Sicilian Ghost Story
MIGLIORE PRODUTTORE
Luciano STELLA e Maria Carolina TERZI per Mad Entertainment e Rai Cinema per Gatta Cenerentola
MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA
Jasmine TRINCA per Fortunata
MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA
Renato CARPENTIERI per La tenerezza
MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Claudia GERINI per Ammore e malavita
MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA
Giuliano MONTALDO per Tutto quello che vuoi
MIGLIORE AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
Gian Filippo CORTICELLI per Napoli velata
MIGLIORE MUSICISTA
PIVIO e Aldo DE SCALZI per Ammore e malavita
MIGLIORE CANZONE ORIGINALE
“BANG BANG” musica di PIVIO & Aldo DE SCALZI, testi di NELSON, interpretata da Serena ROSSI, Franco RICCIARDI, Giampaolo MORELLI per il film Ammore e malavita
MIGLIORE SCENOGRAFO
Ivana GARGIULO per Napoli velata
MIGLIORE COSTUMISTA Ex Aequo
Daniela SALERNITANO per Ammore e malavita
Massimo CANTINI PARRINI per Riccardo va all’inferno
MIGLIOR TRUCCATORE
Marco ALTIERI per Nico, 1988
MIGLIOR ACCONCIATORE
Daniela ALTIERI per Nico, 1988
MIGLIORE MONTATORE
Affonso GONÇALVES per A Ciambra
MIGLIOR SUONO
Presa diretta: Adriano DI LORENZO – Microfonista: Alberto PADOAN – Montaggio: Marc BASTIEN – Creazione suoni: Eric GRATTEPAIN – Mix: Franco PISCOPO per il film Nico, 1988
MIGLIORI EFFETTI DIGITALI
Mad Entertainment per Gatta Cenerentola
MIGLIOR FILM DELL’UNIONE EUROPEA
The Square di Ruben OSTLUND (Teodora Film)
MIGLIOR FILM STRANIERO
Dunkirk di Christopher NOLAN (Warner Bros. Entertainment Italia)
DAVID GIOVANI
Tutto quello che vuoi di Francesco BRUNI
MIGLIOR DOCUMENTARIO
La lucida follia di Marco Ferreri di Anselma DELL’OLIO
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
Bismillah di Alessandro GRANDE
DAVID ALLA CARRIERA – LIFE ACHIEVEMENT AWARD 2018
Steven SPIELBERG
DAVID SPECIALE
Stefania SANDRELLI
Diane KEATON