Dargen D’Amico ha debuttato al Festival di Sanremo 2022 con Dove si balla e ci ha raccontato di non avere mai avuto pregiudizi sulla kermesse, come è nato il brano, il disco in uscita e molto altro
Dargen D’Amico ha debuttato al Festival di Sanremo 2022 con Dove si balla e ci ha raccontato di non avere mai avuto pregiudizi, al contrario di altri suoi colleghi: «Mai avuto pregiudizi a riguardo, mi sono proposto anche nel 2017 ma l’intenzione del Festival non era quella di fotografare tutte le inclinazioni della musica in Italia. Il rap è un genere di rottura che ha sempre rubato un po’ dagli altri generi e isolare la propria unicità anche per un discorso culturale del bisogno di affermarsi per sopravvivenza. A turno dovremmo venirci un po’ tutti, vi incoraggio dato che ce l’ho fatta io».
Il pezzo nasce dal bisogno di denunciare la mancanza di live: «Serve dimostrare che si può fare cultura con l’intrattenimento. Il brano è nato quest’autunno, con il ritorno dell’emergenza. Necessitavo di trovare nella musica una valvola di sfogo e ho riassunto le sensazioni che ho provato quando non mi è stato più concesso di esercitare la mia professione, molto vincolante all’aspetto dei live, anche se devo ritenermi fortunato dato che sono anche produttore. Non ho aspettative per quanto riguarda la classifica, essere quarti è una gratifica soprattutto per le persone che lavorano per me dietro al palco. Per gli artisti conta la settimana e l’intensità del momento. Non ho spesso molta fiducia di me su un palco, preferisco restare dietro le quinte. Non sono bravo a promuovermi, sto lontano dal mondo dei social e non forzo questo. Volevo solo dare una scossa all’immobilismo in cui ero bloccato e riprendere un po’ in mano il mio mestiere e la mia vita».».
Domani sera canterà Pensiero stupendo di Patty Pravo: «Ho scritto una strofa in più. Sulla cover potevo scegliere fino al 1989, volevo un brano difficile che mi facesse rischiare». «Serve ballare e fottersene del terrorismo psicologico, i media cavalcano le nostre paure che sono già insite in noi, a me interessano le limitazioni mentali invece di quelle fisiche».
Nei sogni nessuno è monogamo è il suo nuovo disco, in uscita il 4 marzo: «Sono riuscito a condensare in una serie di brani i pensieri che ho avuto nell’ultimo periodo e che avevo nella testa. Non ci sono collaborazioni ma ho un rapporto diretto nei confronti della scrittura, non ho sentito la necessità di condividere le canzoni con altri. Se sai già di cosa parlerò toglie il gusto dell’ascolto per cui non faccio anticipazioni riguardo ai temi».