La recensione di Cosa sarà, il film con Kim Rossi Stuart che ha chiuso la Festa del Cinema di Roma 2020: diretto e sceneggiato da Francesco Bruni, è una storia toccante in cui il regista racconta un capitolo vero e doloroso della sua vita
All’improvviso, la mielodisplasia
Bruno Salvati (Kim Rossi Stuart) è un regista una fase di stallo. I suoi film non hanno mai avuto successo e il produttore fatica a mettere in piedi il prossimo progetto. La vita privata non va meglio. Sua moglie Anna (Lorenza Indovina), dalla quale si è recentemente separato, sembra già avere qualcun altro – o qualcun’altra – accanto. Infine, non riesce a essere il padre presente e affidabile che vorrebbe per i figli Adele (Fotinì Peluso) e Tito (Tancredi Galli). Un giorno Bruno scopre di avere la mielodisplasia, ovvero una forma di leucemia. Immediatamente si affida ad un’ematologa competente e pragmatica, che lo accompagna in quello che sarà un vero e proprio percorso a ostacoli verso la guarigione. Il primo obiettivo è trovare un donatore di cellule staminali compatibile: dopo alcuni tentativi falliti, Bruno comincia ad avere seriamente paura. Cosa sarà di lui? Suo padre Umberto (Giuseppe Pambieri), rivelandogli un segreto del suo passato, accende in tutti una nuova speranza. Bruno e la sua famiglia intraprendono un inatteso percorso di rinascita, che cambierà i loro rapporti e insegnerà a Bruno ad alzare gli occhi da sé stesso per guardare gli altri.
Una storia che non rivela i suoi segreti
Cosa sarà si lascia osservare da vicino senza rivelare i suoi segreti per i primi tre quarti di pellicola. Ciò che viene mostrato sin dall’inizio è l’antefatto, ovvero la vita di Bruno prima della scoperta della malattia, e la presunta conclusione, ovvero l’aggravarsi della sua situazione clinica. Sebbene tutte le carte sembrino disposte ordinatamente sul tavolo, la storia riesce a virare e ad andare oltre la sua stessa natura. Così, sia il personaggio che il suo destino riescono a diventare “altro”. Apprezzabile anche la vena ironica che permea ogni dialogo e che Kim Rossi Stuart centra perfettamente. L’attore interpreta il suo personaggio alternando umori spensierati ad altri ben più drammatici e riesce nell’ardua impresa di convincere sia nell’uno che nell’altro. Meritata menzione anche per Fotinì Peluso nei panni della figlia Adele, un personaggio secondario ma ricco di sfumature, capace di fornire spunti adeguati per scontri generazionali, riflessioni sulla vita e molto altro.

Francesco Bruni, un racconto intimo e personale
Francesco Bruni scrive la sceneggiatura e si occupa della regia di Cosa sarà per raccontare un’intima vicenda autobiografica. La malattia ha certamente rappresentato un capitolo particolarmente drammatico per il cineasta, che ha deciso di portare sul grande schermo questa vicenda umana che lui stesso ha avuto modo di conoscere in prima persona. L’intelligenza sta nel non fare un film sulla malattia quanto piuttosto sull’impatto che essa ha sul malato. È così che Bruni mette a nudo il suo protagonista, mostrandone le fragilità più umane: le arrabbiature, la paura, la difficoltà nell’affidarsi completamente agli altri, il ruolo della famiglia, l’accettazione.
Avanti e indietro nel tempo
La trama appare fluida e perfettamente comprensibile nonostante sia strutturata in continui sbalzi avanti e indietro nel tempo. La scelta premia da diversi punti di vista. Prima di tutto alleggerisce il carico emotivo, alternando scene forti – come quelle della chemioterapia – ad altre più leggere. Ma non solo. Dà infatti l’opportunità di arricchire i personaggi e le loro interazioni, raccontando tante verità in un unico film. Il risultato è una presa di coscienza corale, un incontro tra genitori e figli, un invito ad affrontare le difficoltà senza alcun bisogno di essere perfetti a tutti i costi.
Cosa sarà, presentato come evento di chiusura alla Festa del Cinema di Roma, in un primo momento aveva escluso l’uscita in streaming. Alla fine però la produzione e la distribuzione hanno dovuto cambiare idea a causa della pandemia e del perdurare della chiusura dei cinema. Il film, distribuito da Vision Distribution è quindi disponibile sulle principali piattaforme dal 31 ottobre: Sky Primafila, Apple Tv, Chili, Google Play, Infinity, Timvision, Rakuten Tv, The Film Club, Cg Digital, Miocinema, Io Resto In Sala.