Coronavirus 10 marzo, Protezione Civile: 529 nuovi contagi, 168 morti

Coronavirus 10 marzo, Protezione Civile: 529 nuovi contagi, 168 morti

Coronavirus deceduti, nuovi contagi, guariti: il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli e il prof. Silvio Brusaferro hanno divulgato il bollettino del 10 marzo 2020 con i dati aggiornati e tutte le info sui Dispositivi di Protezione Individuale.

Il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli e il prof. Silvio Brusaferro hanno tenuto una conferenza stampa (qui il video integrale) nella quale hanno divulgato il bollettino ufficiale del 10 marzo 2020 sul tema del Coronavirus. La conferenza ha avuto luogo al termine di una riunione di coordinamento con il Ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia, il Ministro della salute Roberto Speranza, i presidenti delle Regioni, di Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e Upi (Unione Province d’Italia) sulle attività di gestione delle emergenze e sulle misure applicative del decreto firmato nella serata del 9 marzo dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

La giornata è stata caratterizzata da 280 dimessi guariti, per un totale di 1004. I decessi salgono invece di 168 unità (ma con una precisazione: si tratta di decessi avvenuti per una serie di cause, tra cui anche – ma non solo – il Coronavirus), per un totale di 463. Questa la divisione per classe d’età dei deceduti:

  • 2% tra i 50 e i 59 anni
  • 8% tra i 60 e i 69 anni
  • 32% tra i 70 e i 79 anni
  • 45% tra i 80 e gli 89 anni
  • 14% ultranovantenni

Sono stati registrati 529 nuovi contagi ma dalla Lombardia hanno fatto sapere di non essere in possesso di un dato completo in quanto si sta ancora aspettando l’esito degli ultimi tamponi. In tutto si arriva comunque a 8514 casi. Di questi 5038 persone si trovano ricoverati con dei sintomi, 877 (circa il 10%) in terapia intensiva e subintensiva e 2599 in isolamento domiciliare.

5 ammalati sono stati trasferiti dalla regione Lombardia ad altre regioni. Borrelli ha messo poi all’erta dalle fake news e, insieme a Brusaferri, hanno consigliato di far fede alle informazioni divulgate dalla Protezione Civile e ai rapporti epidemiologici ufficiali. Affrontata poi la questione degli under 40: tra loro solo un 5-7% risulta positivo all’infezione, dimostrando che di fatto queste fasce d’età sono meno suscettibili al contagio. Tuttavia proprio il comportamento di queste fasce d’età è fondamentale per la diffusione del virus. Per quanto riguarda la situazione delle terapie intensive, si registra una vera criticità solamente nella regione Lombardia mentre le altre strutture d’Italia sono attualmente disponibili, pronte ad accogliere nuovi pazienti e ad essere potenziate. Migliaia di dpi (Dispositivi protezione Individuale), tra cui le mascherine, stanno arrivando nelle varie città del Paese.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci qui il tuo nome