Coronavirus, Conte firma nuovo dpcm: tutto chiuso fino al 3 maggio, poi fase 2

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Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte fa il punto sulle restrizioni e sulle strategie verso la fase 2, si concentra sulla trattativa con l’Eurogruppo e critica Matteo Salvini e Giorgia Meloni per aver mentito sul Mes.

Una conferenza stampa molto attesa quella tenutasi questa sera a Palazzo Chigi da parte del presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha esordito facendo il punto sulle strategie che ci porteranno alla fase 2 e sulle restrizioni: «Siamo tutti immagino impazienti di ripartire, l’auspicio è che dopo il 3 maggio si possa ripartire con cautela e qualche gradualità ma dipenderà dal nostro comportamento, dobbiamo compiere questo ulteriore sforzo, continuare a mantenere le distanze sociali». La proroga del lockdown, vale anche per le attività produttive ma con alcune riaperture il 14 aprile, giorno dopo Pasquetta. In particolare le librerie e cartolerie, i negozi di abbigliamento per bambini e le aziende di silvicoltura.

I dati sulla diffusione del contagio non lasciano ancora spazio all’ottimismo. Anzi. Nei prossimi giorni si ripeteranno gli appelli ad evitare scampagnate e già il Viminale ha fatto sapere che per il weekend ci sarà un rafforzamento dei controlli, soprattutto sulle autostrade e in questo senso è da considerare il motivo della proroga visto che i ponti del 25 aprile e del 1 maggio avrebbero inevitabilmente portato a cospicui spostamenti da parte della popolazione, stanca di stare in casa e di rinunciare alla possibilità di spostarsi.

Il discorso di Giuseppe Conte poi si concentra sulla trattativa all’Eurogruppo: «Serve ambizione. La principale battaglia è un fondo da finanziare con una vera e propria condivisione economica dello sforzo, come ad esempio gli Eurobond. Serve una potenza di fuoco proporzionata alle risorse di un’economia di guerra e deve essere disponibile subito. Condurremo fino in fondo la nostra battaglia». Conte si scaglia infine contro Giorgia Meloni e Matteo Salvini, a proposito del Mes: «Mentono, il Mes c’è già dal 2012. Questo governo non lavora con il favore delle tenebre. Non abbiamo firmato nulla. È una menzogna questa cosa. Le menzogne ci fanno male, perché ci indeboliscono nella trattativa».

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