Coronavirus, 15 aprile: 578 decessi. In Italia si muore di più rispetto al resto dell’Europa?

Coronavirus, diramato il bollettino del 15 aprile con il numero dei morti in Italia, i nuovi casi e i guariti nelle ultime 24 ore. Gli aggiornamenti del capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, accompagnato dal prof. Ranieri Guerra dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Aggiornata la situazione Coronavirus (qui tutte le news sull’emergenza). Nel corso della quotidiana conferenza stampa il capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli ha ufficializzato il numero dei morti, dei nuovi casi e dei guariti in Italia alla data del 15 aprile 2020. Accanto a lui il prof. Ranieri Guerra dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Nel corso dell’ultima giornata i dimessi guariti sono stati 962, per un totale di 38.0924. Il numeri di nuovi casi è pari a 2.667, i quali aumentano i casi attivi di 1.127 unità, arrivando così a 105.418 (165.155 in tutto). Di questi 74.696 si trovano in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi (il 71% dei pazienti positivi al Covid-19), 3.079 sono in terapia intensiva e sub-intensiva mentre, 27.643 sono ricoverati con dei sintomi. Si registrano infine 578 decessi, per un totale di 21.645.

In campo sono stati registrati 12.118 volontari della Protezione Civile, ai quali si aggiungono i vigili del fuoco, le forze armate e le forze di polizia, oltre al personale sanitario e al personale delle regioni. Il conto corrente della Protezione Civile conta oltre 125 milioni di euro (quasi 31 milioni sono già stati impiegati), che verranno utilizzati per l’acquisto di dpi e ventilatori per la terapia intensiva, nonché per il potenziamento delle strutture sanitarie. Domani partiranno altri 71 medici della task force (21 sono appena tornati dopo i 21 giorni di servizio), destinati a dare sostegno alle regioni più in difficoltà: Lombardia, Piemonte, Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo e provincia autonoma di Trento.

Coronavirus: Ranieri Guerra dell'Organizzazione Mondiale della Sanità
Il prof. Ranieri Guerra dell’Organizzazione Mondiale della Sanità

Coronavirus ed Europa: In Italia si muore di più?

Interrogato sulla mortalità più elevata in Italia rispetto ad altri Paesi europei (come ad esempio la Germania), il prof. Guerra ha spiegato che molto dipende dalla parzialità dei dati ma anche da altri fattori quali differenti comorbilità e diversi comportamenti sociali nei confronti degli anziani. A suo avviso, quando si avranno tutti i dati, ogni Paese avrà curve di contagio molto simili. Ovviamente l’Oms non ha dato parametri universali per la registrazione dei casi di Coronavirus né per i decessi quindi possono persistere modalità diverse nel considerare pazienti e decessi. Da escludere, tuttavia, una minor efficacia del Servizio Sanitario italiano.

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