Compromessi Sposi: lo spot con Salemme ed Abatantuono della loro nuova frizzante commedia

Compromessi sposi: la nuova commedia con Vincenzo Salemme e Diego Abatantuono in uno scatenato matrimonio “politico”.

Compromessi Sposi: è il nuovo film di Francesco Miccichè con Vincenzo Salemme, Diego Abatantuono, Dino Abbrescia, Rosita Celentano, Elda Alvigini, Lorenzo Zurzolo, Grace Ambrose, Susy Laude, Sergio Friscia, Carolina Rey e con la partecipazione di Valeria Bilello.

Una giovane fashion blogger di Gaeta (Grace Ambrose) e un ragazzo milanese (Lorenzo Zurzolo) che aspira a fare il cantautore, sembrerebbero avere poco in comune, ma quando scocca la scintilla dell’amore ogni differenza scompare. Nel giro di una notte decidono di sposarsi. Anche i loro padri non hanno niente in comune: Gaetano (Vincenzo Salemme) è un rigido sindaco del Sud, Diego (Diego Abatantuono) è un ricco imprenditore del Nord. Se tra i ragazzi è stato subito amore, tra i futuri consuoceri è invece odio a prima vista. A unirli un solo obiettivo: impedire ad ogni costo il matrimonio dei figli. In una battaglia giocata con ogni mezzo e che coinvolgerà tutta la famiglia, riuscirà la coalizione paterna a scongiurare le nozze dei figli?

Una produzione Camaleo in collaborazione con Green Film, Stemo, Rhino e Prisma Productions. Il film è realizzato con il sostegno della Regione Lazio POR FESR LAZIO 2014 2020. Compromessi Sposi uscirà nelle sale il 24 Gennaio 2019 distribuito da Vision Distribution. Con questa nuova commedia nasce una nuova ed efficace coppia comica: Diego Abatantuono e Vincenzo Salemme che riprende lo spunto di Totò, Fabrizi e i giovani d’oggi, lo tira a lucido e gli dà nuova linfa. L’ampio team di sceneggiatori (Michela Andreozzi e il compagno Massimiliano Vado, insieme ad Alessia Crocini, Fabrizio Nardi e al regista di Sconnessi Christian Marazziti) ha sviluppato infatti un’idea del produttore Roberto Cipullo, attualizzando un canovaccio riconducibile al vecchio film di Mario Mattoli del 1960, con protagonisti due mattatori assoluti della nostra tradizione comica popoolare.

A partire dalla rivalità Nord-Sud, largamente esplorata dal cinema italiano nell’ultimo decennio, per non parlare la fisicità dei due interpreti, che con l’alto e grosso Abatantuono e il piccolo e magro Salemme sembra andare nella stessa direzione. Di suo Compromessi sposi ci aggiunge però un’evidente coloritura politica, che strizza l’occhio all’attualità senza troppi mezzi termini, ironizzando sul governo giallo-verde e sulla sua natura compromissoria, evocata fin dal brillante gioco di parole del titolo.

I due protagonisti, dopotutto, sono un grillino in piena regola e un borghese abbiente dell’Italia settentrionale, palesemente post-berlusconiano, presumibilmente leghista. Senza contare che, in una scena che dà particolarmente da pensare, il Gaetano De Rosa di Salemme scomoda un’ideale triade di statisti composta da Enrico Berlinguer, Alcide De Gasperi e Beppe Grillo, quasi a suggerire in filigrana una sua passata militanza nel centro-sinistra, poi confluita nell’adesione al partito alla base dell’attuale governo del cambiamento. Un percorso politico di cocente attualità.

«Il sindaco di Gaeta, interpretato da Vincenzo Salemme, è a tutti gli effetti il nuovo che avanza – precisa a tal proposito il regista Francesco Micciché raccontando il film alla stampa – Un rappresentante del Movimento 5 Stelle che dà al film una connotazione politica che però abbiamo trattato piuttosto di sguincio e di soppiatto. In realtà il film parla soprattutto di due famiglie in cui i padri sono un po’ distratti e non si accorgono degli aspetti positivi che i figli hanno in serbo. Oltre all’amore tra i due ragazzi si racconta anche del legame strettissimo e speciale tra i personaggi di Diego e di Vincenzo, che sono il cuore del film».

«Del mio personaggio mi ha colpito la fragilità mascherata da stretta osservanza delle regole – osserva Salemme – Un padre che non conosce sua figlia e che ne ha paura perché teme, come spesso accade coi figli, che possano scoprire le sue debolezze. Con Diego non avevo mai lavorato in precedenza e, sebbene abbiano la stessa età, sono un suo grande fan, è come se fossi cresciuto insieme al suo cinema! Abbiamo lo stesso modo di intendere il lavoro e la vita, anche se siamo molto diversi ci lega un’affinità elettiva davvero rara».

«Nelle commedie, data l’età, per forza di cose faccio spesso il papà – dice invece Abatantuono – Il mio personaggio e quello di Vincenzo sono contrapposti per origine regionale, attitudine, carattere. All’inizio nel copione c’era una coloritura politica più forte, ma nel mio caso ho cercato di far capire cosa possa pensare il mio Diego della politica senza dirlo esplicitamente. Diciamo che il sindaco meridionale si arrangia, mentre quello del nord si è già arrangiato e anche molto bene, di sicuro ha fatto i soldi nel periodo berlusconiano, adesso però potrebbe aver virato verso qualcos’altro. Anche ai tempi di Peppone e Don Camillo non si faceva certo il nome dei politici del periodo cui palesemente si alludeva. Credo sia più bello intuirli che non dirli in maniera chiara e tonda».

Nei panni dei due giovani sposi troviamo Lorenzo Zurzolo, già visto nella serie Baby, e Grace Ambrose. «Per me è stato un grandissimo onore aver lavorato con Diego e Vincenzo – dichiara Zurzolo – è difficile passare del tempo in loro compagnia senza ridere perché s’inventano sempre mille situazione e sono dei grandi improvvisatori. Il film parla di un colpo di fulmine, anche se magari oggi non avvengono più faccia a faccia ma spesso direttamente sulla home di Instagram». Meno social nell’approccio, invece, la Ambrose: «Spero di essere stata credibile nel portare al cinema una fashion blogger e sono grata che mi abbiano affidato questo ruolo. Riguardo ai social non ho avuto modo di confrontarmi con lei perché io li uso molto poco, anche se Lorenzo mi sta insegnando».

Nel cast anche Elda Alvigini e Rosita Celentano nei panni delle mogli di Salemme e Abatantuono, Valeria Bilello nel ruolo della figlia di Diego, Sergio Friscia in veste di comandante dei Carabinieri, Carolina Rey, interprete della canzone originale omonima del titolo, e la coppia, legata anche nella vita privata, composta da Susy Laudewedding planner del matrimonio, e da Dino Abbrescia, che parlando del suo personaggio lo definisce «un Arlecchino servitore dei due padroni, diviso tra i due protagonisti che sono un po’ delle rivisitazioni di Pantalone e Pulcinella. Un italiano medio che s’arrabatta come può, con i creditori sempre alle calcagna a inseguirlo».

promessi sposi poster

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