Infinity è orgogliosa di presentare la pellicola restaurata anche in 4k del film premio Oscar Mediterraneo di Gabriele Salvatores e grazie ad una nuova tecnica di archiviazione dei dati digitali, conserverà la pellicola per le generazioni future.
Dopo Borotalco nel 2017, il secondo progetto di restauro di Infinity vede protagonista la famosa pellicola diretta da Gabriele Salvatores e vincitrice del premio Oscar come miglior film straniero nel 1991: Mediterraneo. Il film sarà disponibile per tutti gli utenti sulla piattaforma dal 21 Febbraio e grazie alla collaborazione con Piql AS, Infinity ne conserverà presso l’Arctic World Archive situato alle isole Svalbard, una copia stampata su una speciale e innovativa pellicola nata per contenere dati digitali e conservarli fino a 1000 anni, in modo da poter archiviare i dati in modo sicuro e a prova di futuro.
Pablo Falanga, Direttore Commerciale di Infinity ha dichiarato: «L’impegno di Infinity verso il cinema si rinnova ancora una volta grazie al restauro di uno dei titoli più importanti della nostra cinematografia. Ringrazio Cinema Communications che ha curato tecnicamente il restauro in 4K di un capolavoro frutto del genio italico cinematografico. Questa volta però volevamo fare un ulteriore passo in avanti verso il futuro. L’innovazione infatti è da sempre un punto chiave del nostro servizio. E quale miglior modo di proiettarci verso l’Infinito se non quello di offrire al nostro pubblico il cinema nella migliore qualità possibile e allo stesso tempo trovare un modo per conservare e proteggere il nostro cinema per le generazioni future?».
Ed è proprio quello che accadrà durante la cerimonia ufficiale il prossimo 21 febbraio quando, alle isole Svalbard, arcipelago del mare Glaciale Artico, parte più settentrionale della Norvegia e le terre abitate più a nord del pianeta Terra, una copia digitale del film sarà conservata presso l’Arctic World Archive. L’Arctic World Archiveè un deposito di dati estremamente sicuro per tutelare la nostra memoria digitale ed è il risultato di una collaborazione con il Store Norske, una società mineraria norvegese di proprietà dello stato. L’ispirazione è venuta dal lavoro realizzato per lo Svalbard Global Seed Vault, il Deposito Globale di sementi, creato per proteggere le sementi del pianeta.
Le isole Svalbard sono una location eccezionale per molte ragioni. Situate tra la Norvegia e il Polo Nord, sono un arcipelago del Mar Glaciale Artico, costituiscono la parte più settentrionale della Norvegia e sono pertanto sotto la sua sovranità. La tutela dell’ambiente è un imperativo sulle isole Svalbard e l’Arctic World Archive soddisfa tutti i requisiti. Il clima artico caratterizzato da ghiaccio perenne è l’ideale per la conservazione a lungo termine della pellicola. È possibile letteralmente posizionare la pellicola su uno scaffale e conservarla per centinaia di anni senza necessità di elettricità o altro intervento umano. L’Arctic World Archive è stato ufficialmente inaugurato nel marzo 2017 e i primi a depositare dei dati sono stati i National Archives of Brazil and Mexico e Norwegian Inter-Municipal Digital Archives (KDRS). L’inaugurazione è stata seguita dai mass media di tutto il mondo tra cui CNN, TIME Magazine, Huffington Post, The Verge e il World Economic Forum. Nel 2019 Infinity sarà la prima realtà streaming al mondo a conservare una pellicola cinematografica completamente restaurata.
«La mission e l’ambizione di Piql è quella di rappresentare l’eccellenza nella conservazione dei dati digitali, garantendo così alle future generazioni di poter fruire dei capolavori della nostra cultura e delle conoscenze acquisite in millenni di storia e civiltà», ha dichiarato Maurizio Tuccio, Ceo & Business Development Manager Piql Italia «Mediterraneo, in quest’ottica, rappresenta uno spaccato della cultura italiana, seppur collegato agli eventi tristi della storia europea del passato. Insieme a questo capolavoro, stiamo conservando anche dei manoscritti antichissimi della Biblioteca Apostolica Vaticana e della Biblioteca dell’Università di Pisa, testimonianze della scienza moderna rappresentate dai dati dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea) oltre a quelli del Museo Nazionale della Comunicazione che ci fornisce materiale dell’attività scientifica di Guglielmo Marconi. Con Infinity, che si è dimostrata così lungimirante tra le realtà streaming, Piql realizza appieno la sua mission».
Nel giugno del 1941, un gruppo di otto soldati italiani riceve ordine di presidiare una piccola isola dell’Egeo, apparentemente deserta. I soldati sfruttando l’impossibilità di comunicare con il comando a causa della radio rotta e l’apparente solitudine dell’isola, si abbandonano all’ozio e lasciano emergere i loro temperamenti, le loro passioni e debolezze. Fino a quando non ricompaiono gli abitanti dell’isola, tutti vecchi, donne e bambini. Tra i soldati e gli abitanti nascono legami di solidarietà e amicizia, come quella tra il tenente Montini, un insegnante di latino e greco del ginnasio e il prete dell’isola. Nasce anche l’amore tra la bellissima prostituta Vassilissa e il timido soldato Farina. La pacifica convivenza durerà tre anni fino a quando un aereo di ricognizione italiano compie un atterraggio di emergenza sull’isola. Il pilota comunica ai soldati che il fascismo è caduto, ponendo quindi il problema del rientro in patria. Mediterraneo segna un momento importante nella filmografia di Salvatores perché con questo film si conclude la cosiddetta “trilogia della fuga”, composta da Marrakech Expresse Turné, che si basa sulla visione della fuga come scoperta di una nuova interiorità e individualità. E anche perché con Mediterraneo arrivano i grandi riconoscimenti, come il premio Oscar al miglior film straniero. Un film generazionale che combina perfettamente comicità e poesia interpretate alla perfezione da un cast eccezionale.
Mediterraneo è un film diretto Gabriele Salvatores. Soggetto e sceneggiatura di Enzo Monteleone. Una produzione A.M.A. Film, Cecchi Gori Pictures, Penta Film, Silvio Berlusconi Communications. Fotografia di Italo Petriccione, montaggio di Nino Baragli. Scenografia: Thalia Istikopoulou. Musiche: Giancarlo Bigazzi, Marco Falagiani. Con Diego Abatantuono (Sergente Maggiore Nicola Lorusso), Claudio Bigagli (Tenente Raffaele Montini), Giuseppe Cederna (Antonio Farina), Ugo Conti (Luciano Colasanti), Claudio Bisio (Corrado Noventa), Gigio Alberti (Eliseo Strazzabosco), Antonio Catania (Tenente Carmelo La Rosa), Vana Barba (Vassilissa), Memo Dini (Libero Munaron), Vasco Mirandola (Felice Munaron), Luigi Montini (prete ortodosso), Irene Grazioli (pastorella), Alessandro Vivarelli (Aziz).
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