Dopo il debutto assoluto alla 74^ Mostra di Venezia, il film di Andrew Haigh Charley Thompson nelle sale italiane dal 5 aprile, distribuito da Teodora, e il giorno dopo negli Stati Uniti.
Dopo l’anteprima mondiale alla 74^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (dove il protagonista Charlie Plummer ha vinto il Premio Marcello Mastroianni come migliore attore emergente) e un lungo percorso di riconoscimenti festivalieri in giro per il mondo, Charley Thompson (Lean on Pete) di Andrew Haigh arriva nelle sale e conferma il suo rapporto speciale con l’Italia: il film sarà distribuito infatti da Teodora in prima mondiale da giovedì 5 aprile, con un giorno di anticipo rispetto alla “release” americana (e un mese prima dell’uscita inglese).
Charley Thompson è un intenso e appassionante road movie che segna il ritorno alla regia di Haigh dopo lo straordinario successo di Weekend e il trionfo mondiale di 45 anni, che ha portato Charlotte Rampling a un passo dall’Oscar: tratto dal romanzo La ballata di Charley Thompson di Willy Vlautin (edito in Italia da Mondadori), il film narra le vicende del giovane Charley, abbandonato dalla madre e cresciuto da un padre disattento e sempre nei guai. I due cercano un nuovo inizio a Portland, in Oregon, ma presto Charley dovrà rimettersi in viaggio, stavolta da solo, attraverso l’America profonda: sarà l’amicizia con un vecchio cavallo da corsa, Lean on Pete, a ridargli la speranza in un futuro migliore. Oltre a Charlie Plummer, il cast comprende Travis Fimmel (Vikings) e due icone del cinema indipendente come Steve Buscemi e la candidata all’Oscar Chloë Sevigny.
“Charley Thompson è la storia di un ragazzo che cerca di trovare un approdo stabile e un senso di appartenenza”, afferma il regista Andrew Haigh. “Ha bisogno di qualcuno che si prenda cura di lui e di qualcuno di cui prendersi cura. Mentre la storia va avanti e la sua situazione si fa sempre più pericolosa e instabile, il suo diventa un viaggio pieno di rischi alla ricerca di queste cose essenziali. Il romanzo di Willy Vlautin è struggente ma mai sentimentale e la relazione tra Charley e il suo cavallo rivela l’animo gentile del ragazzo, nonché la sua profonda comprensione del fatto che tutti condividiamo un bisogno istintivo di sentirci protetti”.