Vinicio Capossela e Young Signorino, recensione del singolo +Peste, scommessa vinta

Il duetto che non ti aspetti. Vinicio Capossela e Young Signorino insieme nel brano +Peste che condanna con una melodia distorta e onirica la malattia dei giorni nostri: la dipendenza e il cattivo utilizzo della Rete.

Il duetto che non ti aspetti. Due artisti che hanno in comune l’essere controcorrente ma diametralmente opposti in termini di proposta e mondo musicale. Da una parte Vinicio Capossela, erede dell’orientalismo filosofico alla Battiato e delle ballate dell’est alla Goran Bregovich, dall’altra Young Signorino, sulla bocca di tutti per brani che hanno destato scalpore e da molti contestati sotto ogni punto di vista. Una scommessa incredibilmente riuscita in questo singolo intitolato  +Peste, canzone che colpisce, non lascia indifferenti.

Così Vinicio ha spiegato l’origine del pezzo e la scelta di duettare con Signorino:«La peste dell’odio in Rete, della delazione, della diffamazione, del linciaggio, dello squadrismo, dell’oscenità esibita, del circo massimo del like o dislike, del mascheramento, della fake news, delle virulenze epidemiche, ha per me in musica il suono dell’autotune, della trap dei nativi digitali. Volevo contaminare con questo suono il tema e lo svolgimento e così ho cercato l’artista che più stimo nella globosfera della rete contemporanea, il giovin signore Young Signorino. Gli ho consegnato il pezzo così che lo contagiasse aggiungendoci altra peste, la sua, a generare bacilli e anticorpi. “La cura non è l’aspirina, crea il tuo clima, resta in cima che la peste si arrampica’ ha cantato e ‘pestami ma non muoio”. Il suono è di FiloQ e riprende la tribalità medieval-orientale della zurla e dei flauti della versione originale. E poi c’è lui. Signorino è di una purezza disarmante. Un purissimo figlio di Satana, come candidamente afferma. Anzi è Candide lui stesso. È l’ultimo dei dadaisti. È primitivista, semplifica e semplificando offre forza alle parole. I segni della vita e le credenze se li è scritti in faccia, per rivelare più che per nascondere. Abbiamo messo una musica in una bottiglia e ci è tornata indietro così. Più peste. Buone peste. Fategli un cazzo di urlo».

Vinicio Capossela Young Signorino
Vinicio Capossela Young Signorino – +Peste cover

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