La conferenza di Perfect Days, il nuovo film di Wim Wenders in concorso a Cannes 2023: “Non è il seguito ufficiale de Il cielo sopra Berlino e di Così lontano così vicino, ma potrete quasi vederlo come tale”
A Cannes è il turno di un altro maestro, Wim Wenders, già Palma d’Oro nel 1984 con Paris, Texas e ora in concorso con Perfect Days. Stavolta Wenders è volato a Tokyo per raccontare la storia dai forti contorni intimisti di un pulitore di servizi igienici, il cui passato viene rivelato man mano tramite una serie di incontri inaspettati.
“Il film è nato grazie ad un invito rivolto a me e a Koji, mi hanno chiesto di recarmi a Tokyo per venire a vedere queste toilette ricostruite nel bel mezzo della pandemia, ancora prima quindi dei giochi olimpici. Mi hanno detto che avrebbero potuto ispirarmi per via della loro particolarità e che avrei potuto farci un corto o un documentario, ma la verità è che non avrebbero dovuto neanche chiedermi di andare a Tokyo perché lo avrei fatto comunque senza pensarci due volte. Perfect Days però non è un film sulle toilette, ma è un film che è nato dalla consapevolezza che il bene comune stesse in qualche modo tornando dopo le difficoltà della pandemia. Avevo però bisogno di un attore e alla fine, quando Koji si è fatto avanti, abbiamo scritto la storia per lui e con lui. Koji è venuto a trovarmi a Berlino, io sono andato a Tokyo e in due settimane abbiamo scritto il film. È stato tutto un po’ Fast and furious e non mi riferisco ad un certo film.” ha dichiarato Wim Wenders parlando della genesi di Perfect Days. E ancora “Per me è impossibile pensare di girare un film in Giappone, a Tokyo, senza l’ispirazione dei film di Ozu. Se Perfect Days è un film che vuole raccontare anche Tokyo, Ozu è stato sempre una grandissima ispirazione per me come regista e il fatto di averlo più o meno indirettamente citato nel film è solo una conseguenza naturale di ciò. Penso in particolare ai personaggi femminili, e a come questi ultimi siano stati scritti facendoci ispirare dalle giovani donne moderne che Ozu rappresentava nel suo lavoro.”

La co-protagonista del film Arisa Nakano ha parlato invece del lavoro metodico di Wenders sul set, specialmente per quanto riguarda gli attori. “Wim è stato sempre sul set a disposizione di noi attori, l’atmosfera che abbiamo respirato durante le riprese era di assoluta convivialità e collaborazione reciproche, oltre che di grande rispetto, perciò lavorare con lui è stato molto naturale. Wim è molto metodico, preciso, però ci ha lasciato molta libertà nel poter indagare sui nostri personaggi mettendoci anche un po’ del nostro.” Successivamente a Nakano ha raccontato qualcosa in più del proprio personaggio e della sua backstory. “Lei ha un rapporto decisamente poco idilliaco con sua madre, e questa è una cosa che abbiamo abbastanza in comune. Quando senti un’affinità anche personale così forte con il tuo personaggio sei più facilitata nella rappresentazione.” È stato poi il turno di Koji Yakusho, protagonista di Perfect Days e interprete di Hirayama. “Mi è stato detto da Wim di non condividere i segreti del mio Hirayama, però come posso spiegare cosa gli è accaduto e il perché si trovi in quella situazione? Non ho tante parola da utilizzare, ma credo che se avessimo più persone come Hirayama al mondo quest’ultimo sarebbe un posto migliore. La sceneggiatura era piuttosto enigmatica sul mio personaggio, non c’erano molte spiegazioni perciò era una continua scoperta. Non so se sono riuscito ad avvicinarmi ad Hirayama ma io e Wim eravamo molto desiderosi di arrivare alla sua purezza, Hirayama non è un tipo a cui importa dei soldi, lui ama i libri, le fotografie e ha una vita serena. Anche a me piacerebbe essere così.”

Infine, alla domanda se si possa considerare Perfect Days come una sorta di terzo capitolo della trilogia iniziata con Il cielo sopra Berlino e proseguita con Così lontano così vicino, Wenders ci ha tenuto a precisare: “Non era nelle mie intenzioni girare un seguito di quei film, non è mai stato né sarà mai nei piani. Però posso dire che Perfect Days ci va piuttosto vicino, quantomeno a livello spirituale. Non penso che tornerò mai all’idea degli angeli, i miei angeli sono scomparsi nel cielo per l’eternità, però il personaggio di Hirayama in qualche modo lo è già un angelo. Non sono molte le persone che lo guardano se ci pensate, per molti lui è invisibile proprio come gli angeli.”

Perfect Days è diretto da Wim Wenders e interpretato da Koji Yakusho, Arisa Nakano, Min Tanaka e Tokio Emoto; uscirà nelle sale prossimamente distribuito da Lucky Red.