Domani al Festival di Cannes la consegna della Palma d’Oro onoraria a Michael Douglas, le parole dell’attore: «Cannes è sempre una boccata d’aria fresca, mi ricorda che la magia del cinema non è solo su schermo, ma nella sua capacità di influenzare le persone di tutto il mondo»
Domani, in apertura del Festival di Cannes, il grande attore due volte premio Oscar Michael Douglas riceverà la Palma d’Oro onoraria.
Queste le sue parole: «È sempre una boccata d’aria fresca essere a Cannes, che ha fornito a lungo una meravigliosa piattaforma per creatori audaci, audacia artistica ed eccellenza nella narrazione. Dalla mia prima volta qui nel 1979 per “Sindrome cinese” alla mia più recente première per “Dietro i candelabri” nel 2013, il Festival mi ha sempre ricordato che la magia del cinema non è solo in ciò che vediamo sullo schermo, ma nella sua capacità di influenzare le persone di tutto il mondo. Dopo oltre 50 anni di attività è un onore tornare sulla Croisette per aprire il Festival e abbracciare il nostro linguaggio cinematografico globale condiviso».
A completare l’omaggio a Michael Douglas ci sarà un documentario inedito di Amine Mestari, Michael Douglas, the Child Prodigy, prodotto da Folamour e presto in onda su Arte, che sarà proiettato sul sito del Festival per due giorni, da domenica 14 maggio alle 18 a martedì 16 maggio alle 18.
Michael Douglas e il Festival di Cannes
32° Festival di Cannes, è ora di salire quei gradini da red carpet. Michael Douglas è arrivato per la prima volta sulla Croisette, è con gli attori Jane Fonda e Jack Lemmon ed il regista James Bridges, per la presentazione di Sindrome cinese. Tredici anni dopo, nel 1992, viene presentato in Concorso il solforoso Basic Instinct di Paul Verhoeven. Sconvolgendo il genere thriller, il film ha fatto parlare di sé alla Croisette, proiettando Sharon Stone al rango di icona internazionale e confermando la potenza del talento di Michael Douglas. Nel 1993 viene presentato in Concorso Un giorno di ordinaria follia di Joel Schumacher, terza partecipazione al Festival dell’attore americano.
Riapparso sulla gradinata solo 20 anni dopo, con Dietro i candelabri di Steven Soderbergh, trasformato, commovente e all’apice della sua arte, Michael Douglas ha interpretato il famoso cantante e pianista Liberace. Ma la sua storia con il Festival di Cannes è cominciata molto prima di tutto questo, attraverso il padre, Kirk Douglas, amante della Francia e del suo cinema. Quest’ultimo aveva segnato la storia del Festival presiedendo la Giuria nel 1980. Con la forza della sua convinzione e del suo carattere ha assegnato la Palma d’Oro ad Akira Kurosawa e a Bob Fosse per Kagemusha e All That Jazz.
La carriera di Michael Douglas
Michael Douglas ha ereditato dal padre l’amore per il cinema, il tipo di amore che dà fiducia nel potere di un film e stimola il desiderio di difenderlo anima e corpo. Qualcuno volò sul nido del cuculo di Miloš Forman ne è la prova: è la sua prima produzione in collaborazione con Saul Zaentz e gli ha dato 9 nomination e 5 Oscar, tra cui quello di miglior film nel 1975.
Michael Douglas ha lavorato come attore con i più grandi del settore, come Robert Zemeckis in All’inseguimento della pietra verde (1984), Ridley Scott in Black Rain – Pioggia sporca (1989) o Barry Levinson in Rivelazioni (1994). Con Oliver Stone ha vinto l’Oscar come miglior attore nel 1987 per la sua interpretazione di Gordon Gekko, un avido broker di New York in Wall Street. Il sequel, Wall Street: Il denaro non dorme mai, è stato proiettato Fuori Concorso al 63° Festival di Cannes.
Oltre al suo prezioso contributo al cinema, Michael Douglas sostiene molteplici cause. Nella sua veste di Messaggero di Pace delle Nazioni Unite si è impegnato dal 1998 per il disarmo nucleare in tutto il mondo ed è stato anche un sostenitore di lunga data del controllo delle armi negli Stati Uniti.