Bridget Jones – Un amore di ragazzo, recensione: un capitolo finale maturo trainato da Renée Zellweger

Bridget Jones - Un amore di ragazzo - Renée Zellweger
Bridget Jones - Un amore di ragazzo - Renée Zellweger

La nostra recensione di Bridget Jones – Un amore di ragazzo, capitolo finale della saga con protagonista Renée Zellweger, qui alle prese coi novizi Chiwetel Ejiofor e Leo Woodall e col ritorno di Hugh Grant: un film finalmente maturo in cui la malinconia supera le risate

Nove anni ci sono voluti affinché Bridget Jones – Un amore di ragazzo arrivasse sugli schermi per concludere una delle saghe rom com più amate di tutti i tempi, un po’ scorretta, un po’ sfacciata e squisitamente British. In questi anni Renée Zellweger ha vinto il suo secondo Oscar dopo una carriera risorta proprio grazie al personaggio della Jones, ma nella finzione la sua Bridget Jones è ancora pi+ incasinata che mai. Come non bastasse arriveranno le due new entry interpretate da Chiwetel Ejiofor e Leo Woodall a scombinarle ulteriormente i piani, mentre il ritorno del Daniel di Hugh Grant e di tante altre facce amiche fa emergere il lato commediesco di un capitolo finale (per fortuna) più maturo e malinconico.

Bridget Jones - Un amore di ragazzo - Renée Zellweger e Leo Woodall
Bridget Jones – Un amore di ragazzo – Renée Zellweger e Leo Woodall

Bridget is Back

Bridget (Renée Zellweger) è di nuovo sola, rimasta vedova quattro anni prima quando Mark (Colin Firth) è stato ucciso durante una missione umanitaria in Sudan. Ora è una madre single, impegnata a crescere da sola due figli piccoli, e trovandosi in uno stato di limbo emotivo mentre la vita con l’aiuto dei suoi fedeli amici e persino del suo ex amante, Daniel Cleaver (Hugh Grant). Pressata dai suoi amici storici, da sua madre Pamela (Gemma Jones) e dalla dottoressa Rawlings (Emma Thompson), la sua ginecologa, a intraprendere un nuovo percorso nella vita e nell’amore, Bridget torna a lavorare e prova persino a usare le app di incontri.

Presto viene corteggiata da un uomo più giovane e affascinante di nome Roxster (Leo Woodall) ma, nel tentativo di bilanciare lavoro, famiglia e amore, Bridget affronta il giudizio delle mamme perfette a scuola, si preoccupa per suo figlio che soffre per l’assenza del padre e si imbatte in una serie di incontri imbarazzanti con il razionale insegnante di scienze di suo figlio, il signor Wallaker (Chiwetel Ejiofor).

Bridget Jones - Un amore di ragazzo - Renée Zellweger e Chiwetel Ejiofor
Bridget Jones – Un amore di ragazzo – Renée Zellweger e Chiwetel Ejiofor

Un capitolo all’insegna della malinconia

Ebbene sì, Mark Darcy è passato a miglior vita. No, non è uno spoiler dato che lo si annunciava già dal trailer, e dato che questa tragica perdita era il motore narrativo dell’omonimo libro uscito nel 2013. Bridget non ha più il lieto fine che sperava, senza considerare due bambini che ora sono alle prese con le gioie e i dolori di un’infanzia vissuta da orfani, ma per fortuna c’è il grande ritorno di Daniel Cleaver che, tra una conquista e l’altra, si adegua al suo ruolo di padrino e babysitter. Eppure sono passati 24 anni da quel primo storico capitolo, con un mondo che è cambiato vertiginosamente e una Bridget costretta (solo in parte) a cambiare con esso.

Ma se tutto cambia per non cambiare nulla, ecco che in Bridget Jones – Un amore di ragazzo la presa di coscienza legata all’accettazione del lutto (quinta e ultima fase) deve necessariamente avvenire tramite un richiamo evidente ai capitoli precedenti, perché ancora una volta c’è una scelta da compiere: il toy boy quasi trentenne Roxster, che dalla sua ha la bellezza, l’ingenuità e la potenza della gioventù, o il più maturo e risolto Mr. Wallaker che invece è pragmatico, poco incline ai sogni ad occhi aperti ma dotato di una sensibilità (in)aspettata. Il punto però è proprio questo: la nostra eroina. La quale è incapace di scegliere, e quindi di organizzare la propria vita secondo i dettami altri della società.

Michael Morris in regia e Nick Payne allo script ci consegnano quindi un capitolo di chiusura che afferra quella malinconia già sottintesa nelle puntate precedenti, la fa assurgere a motore drammaturgico e la condisce con il solito English humor, la commedia slapstick e i rimandi al chick flick à la Sex and the City. Solo che Bridget non è Carrie, Londra non è New York e quindi quell’ideale di bellezza perfetta femminile non è mai stato sdoganato sotto il Big Bang perché la nostra Bridget vive, lotta e fa figure di merda assieme a noi. Stavolta però c’è il peso della perdita (duplice, ma l’altra non la sveleremo), degli anni che passano e delle responsabilità, quelle vere, e quel peso lo si sente eccome.

Bridget Jones - Un amore di ragazzo - Renée Zellweger
Bridget Jones – Un amore di ragazzo – Renée Zellweger

La lezione di Bridget

“Perché non basta sopravvivere, bisogna vivere” come ci ricorda il cameo di un sempre meraviglioso Jim Broadbent, e stavolta è la vita oltre il dolore che Bridget Jones cerca. E se ormai Renée Zellweger è un tutt’uno con il personaggio che le ha dato la fama (nonostante un po’ di overacting in certi frangenti), mentre Hugh Grant disegna il proprio Daniel su una dolcezza e un dolore sommessi salvifici, a questo giro è Chiwetel Ejiofor a prendersi il personaggio più interessante. Un insegnante di scienze che non crede nell’esistenza dell’anima o di tutto ciò che non si può vedere, toccare o dimostrare, che cita Newton e il principio di conservazione dell’energia utilizzandolo come panacea emotiva per spiegare il senso della morte.

Bridget Jones – Un amore di ragazzo lavora quindi piuttosto bene su entrambi i binari, ci mette più tempo degli altri capitoli a carburare ma ha anche un discreto coraggio nell’affrontare il tema sempre scomodissimo del superamento della perdita, dell’andare avanti nonostante tutto e tutti, nonostante la vita stessa non ci regali sempre quel bel lieto fine che è proprio delle favole. Lei, che si presentò al mondo cantando All By Myself, ora scopre anche il piacere della solitudine, cerca ancora l’amore ma con la consapevolezza che tutto è caduco e fragilissimo, che le cose a volte semplicemente vanno in un’altra direzione.

Ci mancherà Bridget Jones dopotutto, perché era una di noi. E questo capitolo finale ce lo ricorda una volta di più.

TITOLO Bridget Jones – Un amore di ragazzo
REGIA Michael Morris
ATTORI Renée Zellweger, Hugh Grant, Emma Thompson, Chiwetel Ejiofor, Leo Woodall, Colin Firth, Jim Broadbent, Gemma Jones, Isla Fisher, Sally Phillips, Sarah Solemani, Josette Simon, Nico Parker, James Callis, Celia Imrie
USCITA 12 dicembre 2024
DISTRIBUZIONE Universal Pictures Italia 

 

VOTO:

Tre stelle e mezza

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