In un’intervista su NBC Ben Affleck parla del caso Weinstein e risponde alle accuse di omertà dell’attrice Rose McGowan, riflettendo sul problema delle molestie ad Hollywood e anche sul proprio passato e sui propri errori.
Effetto domino
Vi abbiamo già parlato del tumulto in corso ad Hollywood dopo che il potente produttore Harvey Weinstein è stato accusato nei mesi precedenti di molestie sessuali e stupro da ben 70 donne. L’effetto domino non ha risparmiato nessuno e molti attori, registi o uomini dello spettacolo sono stai chiamati a prendere posizione sui fatti ma anche a rispolverare il loro passato, facendo i conti con i propri scheletri nell’armadio e la propria condotta. In un’intervista andata in onda sulla NBC per Today l’attore Ben Affleck, che possiamo vedere al cinema in questi giorni nel ruolo di Batman in Justice League, dice la sua sulla questione Weinstein, sul problema delle molestie nel mondo dello spettacolo e risponde ad alcune accuse mosse dall’attrice Rose McGowan, che con un tweet l’aveva chiamato in causa per la presunta omertà.

Will Hunting: ricordi sporcati
All’accusa Ben Affleck risponde abbastanza schivo e non vuole andare a fondo: «preferisco non entrare nelle storie individuali delle altre persone perché sento che queste sono le loro storie e per quanto mi riguarda sono nella posizione di raccontare quello che pensano sia meglio. Credo a Rose e la supporto. Ammiro la sua tenacia e le auguro il meglio», ha dichiarato. Sentendosi domandare esplicitamente se fosse a conoscenza della condotta di Weinstein e del fatto che abbia molestato tante donne per decenni, l’attore ha risposto che sapeva si trattasse di una persona squallida e prepotente, ma anche che sfortunatamente non era così raro avere a che fare con personalità del genere in quel mondo. «Ero nuovo ad Hollywood, avevo solo 24 anni e non avevo fatto ancora nessun film. Non ne sapevo granché», aggiunge. Ben Affleck ha recitato in diversi film prodotti dal mogul di Hollywood, uno dei quali, Will Hunting – Genio ribelle, gli è valso anche un Oscar; a questo proposito, l’attore afferma che i ricordi legati al film, che ha occupato sempre un posto speciale nel suo cuore, sono stati irrimediabilmente sporcati. Da qui la scelta di devolvere gli ultimi ricavati dei film in cui è coinvolto il produttore ad alcune organizzazioni che stanno cercando di fare la differenza.

Ben Affleck parte della soluzione
Nel riesaminare invece la propria condotta, l’attore, finito anche lui nell’occhio del ciclone di recente per alcuni atteggiamenti sconvenienti avuti durante un’intervista del 2003, ha parlato dell’importanza di avere consapevolezza e coscienza nei confronti di fatti così delicati e importanti e del proprio ruolo nel rinforzare certe dinamiche: «Ci sono un sacco di battute che non avrei dovuto fare e un sacco di atteggiamenti che non avrei dovuto avere», dice. «Che ruolo sto avendo in questo mondo? Quali conseguenze le mie azioni avranno sulle altre persone? Come queste parole o questi atteggiamenti faranno sentire la persona con cui sto interagendo? È molto facile passar sopra queste cose e finire coinvolti. La cosa più difficile è essere davvero consapevole e vivere il presente capendo ciò che sta accadendo in quel preciso momento», continua l’attore, che in un’altra intervista aveva dichiarato di voler essere parte della soluzione e non del problema. E noi speriamo sia così.