Angelo Duro e il suo one-man-show, con il quale ci farà ridere, riflettere, arrabbiare e forse un poco ci cambierà, racconta la storia di come, da bravo bambino che era, ha dovuto reagire alle fregature e alle ingiustizie della vita, scegliendo la strada di diventar cattivo. In scena al Teatro Brancaccio sabato 5 maggio.
Angelo Duro, palermitano purosangue, adottato da qualche anno dalla capitale, è un comico con un carattere iperrealista, cinico e controverso, ma con il cuore di Robin-Hood. Da mesi, attraverso internet, entra nei nostri pc e nei nostri smartphones colpendoci con i suoi video, in cui dice quello che pensa e pensa quello che dice, con la sincerità di un bambino, ma mostrandoci la realtà come nessuno ha il coraggio di fare. Un nuovo punto di vista, con cui tratta anche argomenti scottanti, come l’omofobia e il razzismo, la disoccupazione e il sesso, ma anche fondamentali, come la scuola e la famiglia. Con leggerenza, ma consapevole di colpire nel segno con la precisione di un cecchino.
Angelo Duro è conosciuto ai più per la grande notorietà che ha ottenuto nel programma televisivo “Le Iene”su Italia 1, dove con “Nuccio-Vip” prima, e con “il Rissoso” e “I sogni di Angelo” poi, riusciva a ottenere i picchi di audience in ogni puntata. In seguito, si è affacciato anche al cinema, nel film “Tiramisù” con Fabio De Luigi. Angelo è divenuto in pochi anni una delle più influenti personalità sui social network, dove un esercito di oltre 1 milione e 600 mila followers lo segue con simpatia e affetto, ai quali si aggiungono i quasi 100 mila su Instagram. I suoi video su facebook raggiungono milioni di persone e contano milioni di visualizzazioni, e centinaia di migliaia sono i commenti e likes, a testimoniare che sono in molti a pensarla come lui su tanti argomenti e che approvano il suo modo di vedere la vita. Vedremo ora se il nostro eroe riuscirà a sorprenderci anche dal vivo con il suo spettacolo “Perché mi stai guardando?” scritto da lui della durata di oltre un’ora e un quarto, grazie al quale, ne siamo certi, riuscirà a trascinare in teatro anche molti che, prima di lui, non vi erano mai entrati.
In 75 minuti tutti d’un fiato, Angelo Duro analizza a modo suo la realtà di ieri e di oggi, l’uomo e la donna, gli animali e la natura, il presente e il futuro. In scena al Teatro Brancaccio sabato 5 maggio ore 21,00.