Si è spenta Marina Ripa di Meana, morta a Roma all’età di 76 anni, dopo una lunga lotta contro il tumore.
Marina Ripa di Meana, una delle donne più irriverenti degli ultimi cinquant’anni, è morta ieri, presso la sua casa a Roma. Aveva 76 anni e combatteva da 16 anni contro il cancro. Una malattia pesante e difficile la sua: prima le tolsero un rene, poi di nuovo la chemioterapia e altro ancora. Proprio questa estate è comparsa in tv a Pomeriggio 5, coperta da un velo per nascondere i segni lasciati sul viso dalla forte terapia che stava assumendo. Ha ribadito nella stessa occasione che lei stessa era testimonianza dei passi in avanti della medicina ed era felice di poterlo dire al mondo. Ha tenuto duro e combattuto tanto, ma ai suoi amici aveva già riferito che questo sarebbe stato il suo ultimo Natale. Dentro di sé sapeva di non poter andare oltre. Marina Ripa di Meana ha affidato a Maria Antonietta Farina Coscioni le sue ultime volontà, scegliendo la sedazione palliativa profonda continuata.
Marina Ripa di Meana era nata e cresciuta a Reggio Calabria nel 1976 con il nome di Marina Elide Punturieri. Protagonista della vita mondana romana ciò che la fa salire alla ribalta è proprio il suo primo matrimonio avvenuto nel 1964 con un importante aristocratico romano, Alessandro Lante della Rovere, con il quale ha avuto la figlia Lucrezia. Il suo secondo matrimonio, da cui prenderà il definitivo cognome è avvenuto nel 1982 con il marchese Carlo Ripa di Meana .
Negli anni ha avuto diversi interessi. Ha lavorato come stilista ed ha aperto un suo atelier di alta moda nella nota Piazza di Spagna. Diversi libri, dai gialli ai romanzi rosa ma soprattutto quelli autobiografici hanno caratterizzato la sua vita. Marina Ripa Di Meana ha anche diretto un film thriller intitolato Cattive ragazze del 1992 con protagonista Eva Grimaldi. Famose le sue battaglie anche contro lo sfruttamento e lo sterminio degli animali, e innumerevoli le sue ospitate televisive come opinionista sugli argomenti più disparati.