Timothée Chalamet a Roma, conferenza A Complete Unknown: «Onorato Bob Dylan dando il 160%, attendo giudizio di Totti»

A Complete Unknown - conferenza - Timothée Chalamet (foto Ivan Zingariello)
A Complete Unknown - conferenza - Timothée Chalamet (foto Ivan Zingariello)

Timothée Chalamet a Roma ha presentato A Complete Unknown, il biopic su Bob Dylan di cui è protagonista, in conferenza con Edward NortonMonica Barbaro e il regista James Mangold: dall’omaggio al cantautore premio Nobel alla battuta sul giudizio di Francesco Totti

«Mi ha fatto piacere l’endorsement di Neil Young, ma ora attendo quello di Francesco Totti. Dov’è adesso? Spero che vedrà il film!». La conferenza di A Complete Unknown si è chiusa così, con questa battuta di Timothée Chalamet arrivato a Roma per presentare questo biopic musicale assieme al regista James Mangold (Le Mans ’66, Indiana Jones e il quadrante del destino, Quando l’amore brucia l’anima, Logan) e agli altri interpreti Edward Norton e Monica Barbaro.

A Complete Unknown – conferenza – James Mangold, Timothée Chalamet, Edward Norton, Monica Barbaro (foto Ivan Zingariello)

Totti a parte, quella del divo franco-americano è un’interpretazione camaleontica in odore di Oscar (o almeno di nomination) per la quale la preparazione è stata lunghissima e la pressione ancora maggiore. «Sono all’incirca cinque anni e mezzo che mi preparo a questo ruolo e alle grandi aspettative che comporta interpretare un artista come Bob, non so giudicare il risultato ma so che tutti abbiamo dato il 160% di noi stessi.» ha esordito Chalamet, per poi allargare il discorso all’impatto di Dylan sullo zeitgeist contemporaneo.

«Negli anni ’60 c’erano forse più ottimismo e più limpidezza nei rapporti, ora le persone della mia generazione hanno lo sguardo sul telefono e quando ascoltano una canzone politica pensano che ci sia sempre una doppia motivazione dietro. Sono cinico se dico questo? Non voglio esserlo, mi auguro che qualcuno possa spezzare questo modo di pensare.» E il suo Bob Dylan? «Ci sono lo spirito creativo, la sua individualità, il suo genio ma anche quel processo di auto-creazione fondamentale per la sua musica. Passo dopo passo ha tirato fuori ciò che sentiva di essere grazie alla sua musica, io l’ho fatto con i miei casting e il mio lavoro.»

A Complete Unknown - conferenza - Timothée Chalamet (foto Ivan Zingariello)
A Complete Unknown – conferenza – Timothée Chalamet (foto Ivan Zingariello)

Il regista James Mangold si è invece dapprima soffermato su una battuta che, nel film, Bob Dylan pronuncia all’indirizzo del personaggio di Sylvie Russo (interpretata da Elle Fanning) “Le persone ricordano solo ciò che vogliono, e si dimenticano di tutto il resto.” «Ho scritto io quella battuta, ma non credo sia del tutto vera. Credo che le persone vadano oltre i propri errori, le proprie mancanze e che sopravvivano alle cose della vita. Dylan non può essere riassunto con una verità assoluta, ed è per questo che volevamo andare oltre la tesi, cercando invece di afferrare il tono della verità piuttosto che la verità stessa, e questo solo il cinema può farlo.»

A Complete Unknown - conferenza - James Mangold (foto Ivan Zingariello)
A Complete Unknown – conferenza – James Mangold (foto Ivan Zingariello)

Edward Norton ha dato corpo e anima a colui che possiamo considerare come lo scopritore e il primo mentore di Dylan, il grande cantautore folk Pete Seeger. Un artista del quale la star ha potuto conoscere molti degli aspetti pubblici con facilità. Come? Youtube. «Grazie ai video che girano, e che hanno rappresentato il vettore principale di questa indagine, ho potuto raccogliere in cinque minuti anziché in un anno parte del materiale di cui avevo bisogno. Ora puoi vedere i video di Pete che suona a Berlino, è incredibile. Quello su cui però il film si concentra sono ancora le relazioni umane, c’è il racconto di un uomo che incontra l’uomo che ammira e come quest’ammirazione evolve in qualcos’altro.»

A Complete Unknown - conferenza - Edward Norton (foto Ivan Zingariello)
A Complete Unknown – conferenza – Edward Norton (foto Ivan Zingariello)

E riguardo al significato che A Complete Unknown dovrebbe trasmettere, la posizione di Norton è molto chiara. «Non credo che il mio compito sia quello di dire cosa dobbiate trarre dal film, o che significato vederci. Al contrario, anche Dylan nelle sue canzoni voleva che fossero gli ascoltatori a leggerci ciò che volevano leggerci perché non era una stella polare artistica, così come vorrei che da questo film ognuno possa trarre il messaggio che vuole.» . Una posizione condivisa anche da una delle protagoniste, Monica Barbaro, che invece si è trovata con il difficile compito di far vivere Joan Baez sullo schermo.

A Complete Unknown - conferenza - Monica Barbaro (foto Ivan Zingariello)
A Complete Unknown – conferenza – Monica Barbaro (foto Ivan Zingariello)

«Joan si è innamorata delle parole di Bob, della sua schiettezza e del fatto che puntasse sempre il dito verso i problemi del loro tempo. Io credo, però, che la storia si stia ripetendo e che in qualche modo quello che è successo negli anni ’60 stia succedendo anche ora. Ciò di cui cantavano Bob e Joan non ha tempo, ed è per questo che la loro musica risuona ancora oggi ed è ancora attualissima.» . È James Mangold a chiudere la conferenza con una considerazione che sembra quasi un monito. «Viviamo in un’era in cui è tutto è anestetizzato, in cui nulla sembra disturbarci davvero. Ecco, il compito del cinema è toglierci da questo stato di anestesia totale, farci tornare a provare emozioni e a combattere per il mondo.»

TITOLO A Complete Unknown 
REGIA James Mangold
ATTORI Timothée Chalamet, Edward Norton, Elle Fanning, Monica Barbaro, Boyd Holbrook, P.J. Byrne, Norbert Leo Butz, Scoot McNairy, Will Harrison, Joe Tippett, Dan Fogler, Eriko Hatsune, David Alan Basche, Eli Brown, Eric Berryman, Charlie Tahan
USCITA 23 gennaio 2025
DISTRIBUZIONE The Walt Disney Company Italia

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