Nel nuovo episodio di 4 Ristoranti, in esclusiva su Sky e NOW, Alessandro Borghese andrà alla ricerca della migliore osteria di Lucca
Una cinta muraria cinquecentesca lunga ben 4 chilometri circonda una città affascinante, capace di preservare nei secoli il suo patrimonio culturale e gastronomico: è Lucca la settima tappa di questo ciclo di Alessandro Borghese 4 Ristoranti. Nella puntata di domenica 28 gennaio, in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, l’iconico van di chef Alessandro Borghese si muoverà tra leggende e baluardi storici, scoprendo i tesori di una delle perle più antiche della Toscana.
Unica nel suo genere, Lucca vanta un carattere forte e un fascino senza tempo che è rimasto immutato nei secoli. Sono sufficienti pochi passi nel centro storico per rimanere incantati davanti all’Anfiteatro romano e alla Cattedrale di San Martino, oppure col naso all’insù fino alla cima della Torre Guinigi.
Anche la gastronomia lucchese ha radici centenarie come le mura che la proteggono, ma nella nuova puntata della produzione Sky Original realizzata da Banijay Italia mostrerà un grande comune denominatore: l’osteria. Nate per sfamare i pellegrini che giungevano percorrendo la via Francigena, oggi sono disseminate tra le vie del centro e vantano peculiarità uniche, che distinguono un locale dall’altro.
Dalle osterie tradizionali dove, tra un piatto di tordelli e un cucchiaio di zuppa, il tempo sembra essersi fermato, ai locali più contemporanei e innovativi, che sperimentano tecniche moderne ed esplorano nuovi orizzonti, senza dimenticare i sapori della carne alla brace e della rovellina alla lucchese. Tra osterie tipiche e nuova ondata urban, chef Alessandro Borghese ricercherà la vera anima culinaria di una città così antica eleggendo la migliore osteria di Lucca.
Le regole del gioco restano immutate: quattro ristoratori, con un aspetto o una caratteristica in comune, si sfidano a colpi di gusto e originalità per ottenere il titolo di migliore in una determinata categoria e aggiudicarsi l’inconfondibile “dieci” dello chef. Ciascun concorrente invita nel proprio locale i tre sfidanti accompagnati da chef Borghese, che non rinuncia a una scrupolosa ispezione in cucina per assicurarsi che gli elevati standard di pulizia e ordine vengano rispettati.
La temibile valutazione continua durante il pasto, quando il personale viene valutato su accoglienza, servizio e preparazione. I commensali prima commentano i piatti che assaggiano e poi stilano la propria pagella assegnando un punteggio da 0 a 10 a location, menu, servizio e conto, oltre alla quinta categoria, differente in ciascuna puntata. Tutti e quattro i concorrenti, infatti, dovranno cimentarsi nello stesso piatto o ingrediente, rappresentativo del territorio di riferimento e ordinato da tutti i ristoratori, per confrontarsi in maniera ancora più diretta.
Sulle tavole toscane non possono mancare le gustose zuppe, semplici ma diversificate in base agli ortaggi di stagione. In particolare, su quelle lucchesi è la Frantoiana a farla da padrone, un vero e proprio inno alla cucina di recupero: si preparava in inverno con i prodotti dell’orto, proprio nel periodo in cui i frantoi erano in piena attività e c’era a disposizione l’olio nuovo. Tramandata di generazione in generazione, ogni famiglia aggiunge ingredienti diversi e un tocco speciale per rendere unica la propria versione.
Il giudizio di chef Borghese sulla sfida viene svelato solamente alla fine e, come sempre, i suoi voti possono confermare o ribaltare l’intera classifica. Il vincitore di puntata, poi, oltre all’ambitissimo titolo di miglior ristorante, riceverà un contributo economico da investire nella propria attività. Il viaggio gastronomico di Alessandro Borghese 4 Ristoranti è inarrestabile e proseguirà il suo percorso lungo la Penisola passando per Monza e Mantova. Tutti i ristoranti che partecipano al programma sono identificabili attraverso il bollino #Ale4Ristoranti esposto all’esterno, una rete di locali testati da chi se ne intende: i ristoratori stessi.
Le osterie in gara nella puntata di Lucca
Stella Polare con Francesco: ex caffetteria storica risalente ai primi del ‘900 e situata in una delle piazze centrali, oggi presenta un nuovo look voluto dai giovani proprietari. Il pavimento a scacchi bianco e nero accoglie i clienti in un’atmosfera suggestiva. Francesco, responsabile della cucina a soli 27 anni, ha lavorato all’estero e con chef stellati Michelin, che lo hanno formato e temprato. Oggi è una persona motivata “a tratti egocentrica, impulsiva e molto creativa“. Esigente con tutti, in primis con se stesso, è determinato a raggiungere obiettivi molto alti perché “niente è impossibile“. Propone una cucina classica e tradizionale con tecniche di cottura all’avanguardia, un’osteria moderna con costi sostenibili per i clienti.
Antica osteria già dal 1650 con Mariantonietta: raffinata osteria in una delle vie principali del centro, presenta un grande cancello che dà accesso ai tavoli dell’elegante cortile interno, attorno a cui si snodano le sale dell’osteria. È presente anche un bar e una sala con divanetti e camino. Diplomata alla scuola alberghiera, dopo anni di gavetta Mary diventa manager del locale. Simpatica e divertente, schietta, sicura di sé e del suo operato, sul lavoro “è una iena“. Le piace lavorare coi giovani perché apprendono bene i suoi insegnamenti e non a caso è una figura di riferimento per il personale. Propone una cucina tradizione e rivisitata, con grande attenzione all’impiattamento.
Osteria La Dritta con Chiara: piccola osteria di recente apertura, informale e accogliente, situata in una piazzetta del centro, presenta una sala intima con pareti in mattoni. Arredata in stile urban, ha portato una ventata di novità nella ristorazione lucchese. Insieme alla sorella minore, Chiara gestisce il locale curando il rapporto coi clienti. Nonostante sia una cuoca e abbia lavorato fin da piccola nel mondo della ristorazione formandosi con esperienze di alto livello, anche con chef stellati Michelin, nel suo locale propone piatti semplici ed è alla ricerca dei sapori antichi delle ricette lucchesi sconosciute ai più.
La Corte dei Limoni con Nicola: locale rustico con un’atmosfera rilassata, presenta varie sale su più livelli e due cortili, dove è anche possibile mangiare sotto gli alberi di limoni. C’è anche una bottega dove poter acquistare prodotti tipici del territorio e una galleria lunga 25 metri affiancata da suggestive botti di vino. Scherzoso, empatico e sorridente, Nicola gestisce il locale con spensieratezza, secondo lui la chiave per conquistare i clienti. Ciò a cui ambisce è far sentire l’ospite come a casa propria, proponendo un menu tipico e territoriale, dove non manca la pizza.