La nostra recensione della riuscitissima commedia romantica 4 metà: una sorta di Sliding Doors italiano che debutta su Netflix, con Matilde Gioli, Ilenia Pastorelli, Giuseppe Maggio e Matteo Martari
L’altra metà della mela
Al mondo esiste davvero una sola anima gemella che ci completa? Loro sono in quattro: Matteo (Matteo Martari), Dario (Giuseppe Maggio), Chiara (Matilde Gioli) e Giulia (Ilenia Pastorelli). Quattro metà di quattro coppie possibili. Quale sia l’accoppiamento giusto, nessuno lo sa. Martino (Flavio Furno) e Stefania (Marta Gastini), loro amici in comune, li fanno incontrare e scommettono per due diversi accoppiamenti, ma si renderanno ben presto conto che, sebbene l’affinità esista, le situazioni iniziali non sono determinanti. Le storie di Matteo, Dario, Chiara e Giulia insegneranno loro che la teoria secondo la quale per ognuno di noi esiste una e una sola anima gemella non soltanto è priva di senso, ma è un ideale molto meno romantico di quello che chiunque, volendo, possa diventare la nostra metà.
Esiste davvero l’anima gemella?
4 metà racconta la storia di quattro single per dimostrare che l’anima gemella non esiste. O forse sì? Le vite dei personaggi si intersecano in modi diversi, dando vita ogni volta a dinamiche che conduco a loro volta a conclusioni differenti. Giulia sarebbe stata meglio con Matteo o con Dario? Come sarebbe cambiata la vita di Chiara se quella volta avesse scelto di uscire a cena con l’uno anziché con l’altro? Dario avrebbe messo la testa a posto con entrambe le ragazze? Matteo era destinato ad un solo matrimonio? Queste ed altre le domande che riempiono la riuscitissima commedia romantica diretta da Alessio Maria Federici e scritta da Martino Coli (che ne ha fatto anche un libro, edito da Sperling & Kupfer).

Un nuovo Sliding Doors
In una sorta di nuovo Sliding Doors, la pellicola porta avanti la sua teoria e la supporta con i fatti: in fondo si cambia sempre un po’ quando si sta con qualcuno. Ecco perché non può esistere una sola persona che risulti davvero perfetta. Semmai, esistono diverse persone compatibili con le quali si può essere felici e iniziare un percorso di vita. Ma come scegliere la via migliore? Certamente il destino ci mette lo zampino, aiutato da una buona dose di libero arbitrio e opportunità. Non valgono nemmeno i detti popolari «chi si somiglia si piglia» e «gli opposti si attraggono», visto che l’uno contraddice l’altro. Così, 4 metà abbandona la linearità dei fatti e si diverte a giocare con i suoi protagonisti provando ad immaginare tanti diversi universi possibili.
Merito al cast
Matilde Gioli, Ilenia Pastorelli, Giuseppe Maggio e Matteo Martari danno vita – con successo – alle molteplici dinamiche delineate finora. La prima è in carriera, sicura di sé ai limiti dell’arroganza. La seconda è dolce e romantica. Maggio è il classico playboy che passa da un letto all’altro senza farsi troppi scrupoli, mantre Martari è affidabile e sensibile. Il cast al servizio di Federici appare fresco e coinvolgente, abile nel passare da una situazione all’altra in maniera più che convincente. Ben strutturato anche il continuo passaggio da una storia all’altra, che avrebbe potuto facilmente generare confusione: pericolo scampato, per una commedia italiana che ha un’idea e sa portarla avanti dall’inizio alla fine. Il risultato: un film romantico al punto giusto, davvero piacevole da guardare e che lascia alle coppie (ma anche ai single) diversi spunti di riflessione.
4 metà è prodotto da Cattleya e Bartlebyfilm in collaborazione con Vision Distribution. Distribuito da Netflix, arriva sulla piattaforma streaming a partire dal 5 gennaio 2022.